PASSEGGIANDO
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Altre escursioni in questa zona


Nevaio basso
Nevaio basso, quota 1900m


Civetta e dintorni
Panorama sul Civetta e dintorni
Lo strapiombo dalla Van delle Nevere
Il precipizio ... sulla valle della Capanna Trieste. E' lo Spiz della Mussaia
La vista sul Civetta
Civetta e dintorni camminando in mezzo alla neve
Lingua di neve lato sud Moiazza
Lingua di neve lato sud Moiazza

 

 

Attraverso Van delle Nevere al bivacco Ghedini Moiazza - 21 giugno



Il Civetta e le cime circostanti

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Nevaio, sulla destra il sentiero e la ferrata
Il nevaio basso

Sono ben tre settimane che cerco di fare un giro in montagna, ma il tempo meteorologico ha sempre fatto le bizze. Ho intravvisto domenica 18 la possibilità di una giornata di bel tempo per mercoledì 21 giugno. Ho immediatamente deciso di prendermi un giorno di ferie.

Come il detto dice, "la fortuna aiuta gli audaci", la decisione è stata ottima. Ho trovato una giornata stupenda

La corda ....
Attacco del sentiero attrezzato

Obiettivo della giornata è raggiungere il bivacco Ghedini Moiazzaa 2601 m, partendo dalla Capanna Trieste posta a 1135 m

Si parte mercoledì 21 alle 7,40 dalla Capanna Trieste, per l'ormai arcinoto sentiero 555 che conduce al Rifugio Vazzoler. 15 minuti prima di arrivare al Vazzoler si devia per il sentiero 558, che conduce alla Van delle Sasse o alla Van delle Nevere. A circa 1700 m c'è la biforcazione, van delle Sasse a sinistra e van delle Nevere a destra. Ho preso quindi il sentiero di destra per la Van delle Nevere.

Inizio della Van Nevere
Inizio della Van Nevere

Il sentiero è decisamente poco frequentato, comunque ottimamente tenuto e soprattutto segnato. A 1900 m si entra nel cuore della salita, ho trovato un po' di stelle alpine (che si lasciano sempre rigorosamente lì dove sono !!!) e le prime lingue di neve che a fianco si vedono. Entrambe si passano senza problemi, la prima sulla sinistra e la seconda sulla destra. E proprio quasi alla fine del secondo nevaio è arrivata una sorpresa.

Si continua nel Van delle Nevere
La salita è costante e la neve aumenta

Una bella corda con un passaggio di II° grado. Questa corda non è segnata nelle carte Tobacco. Probabilmente è stata inserita negli ultimi anni per permettere il passaggio anche in presenza di neve. Avrei preferito seguire la strada del nevaio, visto che avevo con me anche i ramponi

.... a 2400 m, neve
Siamo quasi alla fine (2400m), qui attacco i ramponi

Il tratto di corda non è difficile, ma richiede un minimo di competenza e sangue freddo, soprattutto all'attacco dove non vi sono appigli facili.

Si fanno con la corda circa 30 m di dislivello e poi si esce all'ingresso del Van delle Nevere che si vede qui sopra a sinistra a fianco, e il sentiero diventa facile. La neve via via si fa sempre più presente. La salita è costante ma quasi non la si sente. Sarà perchè mi fermo spesso a fare fotografie !!!!
Il caldo però si fa sentire ......., consumo parecchia acqua e in giro non ci sono torrenti per fare rifornimento.

 

Il bivacco Ghedini Moiazza
Il Bivacco Ghedini

Alle 11,30 arrivo al bivacco. Qui trovo due persone del posto che mi danno alcune utili informazioni per la via del ritorno.

Il tempo è favoloso e finalmente posso scattare foto senza che siano disturbate da nuvoloni bassi e minacciosi. La visibilità è discreta, per lo meno non impedisce una buona visuale sul Civetta.

Resto al bivacco e alle 13,00 riparto in compagnia per la ferrata ovest della Costantini (è la parte di ferrata utilizzata normalmente per il ritorno, e non presenta le difficoltà dell'altro versante di ferrata), praticamente un super sentiero attrezzato, con qualche passaggio in verticale e poca presenza di appigli in alcuni tratti. Praticamente una via semplice per i più esperti, un'impresa improba per chi non sia avezzo alla alta montagna e non abbia mai usato un cordino con moschettone.

Scendiamo per 900m e ci ritroviamo al sentiero 554 che giunge dal rifugio Carestiato. Continua con me Andrea, che avevo incontrato al bivacco, assieme

Le Risine
Primo tratto dalla Forcella del Camp sulle pendici

La forcella Campci incamminiamo con meta la Capanna Trieste dove ho la macchina. Impiegheremo da qui 2h 30'.

Per ben cominciare dobbiamo superare la forcella del Camp (qui a destra in foto dal sentiero dell'alta via delle Dolomiti), posta a 1933 m. Dobbiamo quindi fare in salita circa 200m, che dopo averne già fatti 1500 non sono il massimo delle aspettative.
Seguiamo così l'alta via delle Dolomiti ....... in discesa.

Un passaggio dell'alta via

La via del ritorno è piuttosto semplice e non presenta asperità, ..... ma è lunga. Dopo il primo tratto alle pendici del Campanile dei Zoldani entriamo in un secondo tratto (foto qui a destra) dominato dalle cime e dal Castello delle Nevere. Dopo questo tratto si entra nel bosco dei Giaroi del Palanzin, che anticipano l'arrivo. Giusto sotto allo Spiz della Mussaia si scende per l'alveolo del torrente e arriviamo finalmente al sentiero 555. Sono le 17,20. Dopo poco arriviamo alla Capanna Trieste. Sono le 17,30.

Una camminata più lunga del previsto ma veramente bella e con un tempo fino alle 15,00 meraviglioso (dopo sono scese le nubi ma senza pioggia).

Un percorso che raccomando ma ......... solo se siete ben allenati e attrezzati!



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