PASSEGGIANDO
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La pagina delle passeggiate 2007>>

 

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Altre escursioni in questa zona



Il Pelmo con cappello

Da oltre tremila di quota


Il Pelmo da pochi metri sotto la vetta

Il Gruppo del Sorapiss

Altra immagine del Pelmo

La cengia la Bala

Cime Scotter (2800m)

Il gruppo del Sorapiss da quota 3200 m

Ghiaione e cengia La Bala

 

 

Antelao - 1 settembre 2007 - IN COSTRUZIONE



La mappa della "passeggiata"

 


La giornata solare. Le Tofane

Sull'Antelao ci sono già stato altre due volte, l'idea alla base di questa camminata è perciò un rivivere emozioni e panorami già visti dieci anni fa.

Andiamo all'Antelao in quattro, e del gruppo fa anche parte una madamigella dal passo assai spedito. In questi giorni vige ancora l'obbligo di parcheggiare l'auto all'inizio della funivia, che apre alle 8,00.

Pelmo
Un'immagine del Pelmo

Arriviamo quindi per le 8,00, in modo da prendere subito la seggiovia che parte da quota 1300m ed arriva allo Scotter (1580 m, Tel. 0436 99035).

Alle 8,10 ci incamminiamo. Il tempo sembra buono, e tale dovrebbe rimanere tutta la mattinata. Qualche perturbazione può avvenire nel pomeriggio.


La cima dell'Antelao dal sentiero 227

Il percorso (sentiero 229) fino alla forcella piccola è ben conosciuto, e l'ho presentato in queste pagine l'anno scorso. Assolutamente semplice e alla portata di tutti. Questo sentiero porta anche al rifugio Galassi (2018 m) che si trova dietro la Forcella Piccola dove dobbiamo arrivare noi.
A metà di questo tratto ci si unisce con il sentiero 227 che proviene dal rifugio San Marco.

Davanti a noi si stendono le pareti delle Cime dello Scotter, dove si possono vedere passare camosci o stambecchi come è capitato a noi nel ritorno.


Il gruppo procede a passo spedito e ... testa bassa !!

Si arriva alla forcella piccola (2120 m) in poco meno di un'ora. Il passo è stato decisamente buono.

Ora si sale leggermente e si entra nel piccolo anfiteatro dove c'è il ghiaione e da dove si deve prendere la Cengia la Bala (inizia a circa 2450 m). Qui sotto vi sono due foto che la riprendono.

La cengia merita un discorso. Ai suoi piedi vi è una lapide, sintomatica. Ai più non è conosciuta, ma è una cengia abbastanza esposta e senza corde. Non vi sono difficoltà ma richiede molta, molta attenzione e assenza di vertigini.


Qui a fianco due panorami da quota 3200m. Il cielo a mezzogiorno comincia ad incupirsi

Ancora sulla cengia: in parecchi punti presenta roccia liscia. Personalmente sconsiglio di percorrerla in presenza di acqua se non si è adeguatamente preparati.


Un'immagine della vetta dalla Forcella Piccola

Qui a fianco un panorama sulla Valle d'Ampezzo e il gruppo della Cima dei Bastioni

Superata la cengia si continua su sentiero d'alta montagna, sassi e roccia, fino a quando si arriva ad un punto in cui praticamente si cambia roccia. Qui vi sono dei passaggi di II° grado, tranquilli e non pericolosi ........ stesso discorso di prima. Se si è preparatio non c'è nessun problema. Non ci sono corde. In tutta la salita questa è stata una costante che ci siamo ripetuti: in molti posti vi sono delle corde che quasi non servirebbero, qui non ve ne sono nonostante se ne senta la necessità.

A parte questo si cominciano da qui i lastroni dell'Antelao, pendenza notevole, ottima presa con gli scarponi (sull'asciutto) e parecchia fatica.

Siamo in discesa sui lastroni dell'Antelao

Arriviamo al bivacco Cossi (3111 m foto qui sotto) e neanche ce ne accorgiamo perchè è nascosto da un dosso e noi puntiamo diretti a destra. Il sentiero è di quelli da alta montagna, quindi esposti e rocciosi. Proseguiamo fino a 50 m dalla cima.

Le due foto a fianco sono del Bivacco. Quello arrugginito è il cartello che lo individua e sotto il ghiacciaio o quello che ne resta

Lì, in corrispondenza di un tratto esposto verso sud e prima della corda finale che porta in vetta. Ci fermiamo. Temendo di venire inondati di acqua e non volendo trovarci in quel pezzo di cengia esposto velocemente scendiamo.

Fortunatamente, e nonostante le nubi coprano ormai completamente la vetta, non piove, e non pioverà fino a quando non saremo arrivati alla forcella piccola e avremo pranzato. La discesa procede tranquilla e senza altre difficoltà.


Siamo rientrati al rif. Scotter. Il tempo è peggiorato

E' stata una bellissima giornata, con dei panorami veramente mozzafiato come solo le vette dolomitiche sanno regalare. Peccato che per poco non siamo giunti in vetta .... mncava poco ...... ma in fondo meglio così. In fondo in vetta ci sono già stato altre due volte e di dieci anni fa conservo ancora le foto.

Prossima avventura sul Mulaz, e speriamo che il tempo mi assista !

Tabella tempi/altitudine della ascesa:
Ore 8,08 – 1580 m
8,15 – 1630 m
8,30 – 1790 m
8,45 – 1935 m
9,00 – 2095 m
9,15 – 2120 m
9,30 – 2260 m
9,45 – 2375 m
10,00 – 2465 m
10,15 – 2585 m
10,30 – 2650 m
10,45 – 2760 m
11,00 – 2785 m
11,15 – 2845 m
11,30 – 2895 m
11,45 – 2965 m
12,00 – 3115 m
12,15 – 3175 m
12,30 – 3205 m
12,45 – 3155 m
13,00 – 3105 m
13,15 – 2940 m
13,30 – 2800 m
13,45 – 2700 m
14,00 – 2610 m
14,15 – 2520 m
14,30 – 2470 m
14,45 – 2225 m
15,00 – 2215 m
15,15 – 2185 m
15,30 – 2035 m
15,45 – 1870 m
16,00 – 1640 m
16,13 – 1580 m

   


 

Per informazioni su queste fotografie ed escursioni è possibile scrivermi : tom@passeggiando.it