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La pagina delle passeggiate 2009

L'indice generale delle escursioni

 

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Le uniche anime vive incontrate !!!
Le uniche anime vive viste
Punta S. Matteo
Punta S. Matteo 3678m

Lago Careser
Lago Careser
Val della Mite
Val della Mite
Salita continua .....
Il sentiero 105 fila diritto
che nuvole ....
Panorama
targa Brich
Targa al Brich
Lì sotto ora il Brich
Il Brich è lì sotto
Rifugio e vetta
Rifugio e vetta
Anticima
Anticima
La vetta, ultimi passi
La vetta, ultimi passi
Nuvole !!
Il rifugio e la cappella
Pietre d'oro ? :-)
Il passaggio Brich
Nuvole in quota
In lontananza il Vioz
 

 

Cristallo, Tofane e Croda Rossa

Ascesa al Vioz - 8 Ottobre 2009


Difficoltà : EE
Dislivello : da Pejo 1900m

Attrezzatura : ramponi e picozza (informarsi della neve presente)

La mappa della passeggiata non è disponibile

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La Presanella
La Presanella

L'idea del Vioz è partita in estate chiacchierando in luglio con la super esperta di vette e sentieri CAI Agnese, mia amica di Bergamo. ..... una vetta d'alta quota (3644 m) e relativamente facile. Ci penso, mi informo ...... e ripongo l'idea nel cassetto.
La neve tarda ad arrivare in autunno, e così riprendo l'idea Vioz, forse non ci sarà molta neve in cima, non essendo ancora caduta copiosamente.

Visto il periodo ci sarà un handicap, la seggiovia è chiusa e dovremo partire da Pejo.
Ma io e la Lucia di certo non ci spaventiamo per questo. Fare dislivello non è un problema.
La programmazione prevede partenza alle 4, arrivo a Pejo per le 7,15. Così più o meno accade.

Cevedale
Palon de la Mare/Cevedale

Arrivamo a Pejo in tabella oraria, qualche esitazione solamente a trovare il luogo di partenza.
Alle 7,41 quindi partiamo per questa nuova escursione, in questa zona per me tutta da scoprire. Quota di partenza circa 1600m. L'inizio è su strada sterrata, probabilmente una pista da sci. Poco dopo arriviamo alla stazione di arrivo della prima seggiovia, il rif. Scoiattolo 1998m. Ovviamente tiriamo diritti, in questo confortati dalla Carta Tabacco che tengo a portata di mano.

Ormai siamo proprio in una pista da sci, con pendio a tratti buono in salita, a tratti pianeggiante, comunque sempre su sterrato. Abbastanza monotono.

Croce dell'anticima
Croce dell'anticima del Vioz

Proseguiamo e dopo 15 minuti aver incrociato la partenza di uno skilift arriviamo al rifugio Doss dei Cembri in valle della Mite, a quota 2315m. Qui proprio si arriva su una autostrada ...... abbiamo quindi fatto 700m di trasferimento, buoni per la gamba e poco più. Di fauna in giro nulla. Il tempo è incerto, sprazzi di sole e a valle una profonda coltre di nubi. Dal rifugio si segue il sentiero 139 per poi confluire nel 105 che porta diritto in vetta. A dire il vero, il sentiero 105 si può prendere anche da più sotto, e sarebbe preferibile, ma l'imbocco è seminascosto in una radura subito dopo la partenza dello skilift appena menzionato.
Da qui comincia un lento salire, continuo e inesorabile, in un ambiente tipicamente alpino, diverso dalle nostre Dolomiti, fatto di grossi massi e rocce dal colore "ferroso".

Imbocco alla Val della Mite
Imbocco alla Val della Mite

Qui la fatica è soprattutto legata all'altitudine.
Già siamo ormai in fine stagione, e anche la forma fisica comincia a risentirne, ma soprattutto non siamo avvezzi a queste altitudini e siamo partiti da quota 0 proprio questa mattina. Ogni tanto superiamo qualche forcelletta, e il panorama comincia a farsi alquanto interessante. A sud la Presanella, a est il lago Càreser, del quale si nota bene la diga. Siamo molto alti davvero. La salita è in direzione nord, quasi tutta esposta al sole, e infatti non troviamo neve fino a 3200m. Qui, al posto chiamato "Brich" troviamo l'unica corda del sentiero, posta su un tratto dove è presente un "tranquillo strapiombo" e il camminamento risulta coperto di neve. E' infatti una zona in ombra, e qui la neve si è mantenuta.

Rifugio Doss dei Cembri
Rifugio Doss dei Cembri

Si continua sempre su lato sud della montagna e quindi su sterrato. Il sentiero è ottimo, nessuna esitazione o dubbio di sorta sul cammino da fare. Non troviamo anima viva per tutta la giornata.

Siamo sempre lì che ci chiediamo: - Quando vedremo il rifugio ? - L'altimetro non sbaglia, e solo quando comincia a segnare i 3300 m cominciamo a vedere il rifugio Mantova. E qui comincia la neve. Ci sono anche delle tacche di scarpone sul terreno che ci aiutano nell'individuare le migliori vie.

Congiunimento tra sentieri 139 e 105
Bivio sentieri 139 e 105

Il Mantova ci appare maestoso, e mi ricorda i rifugi d'altissima quota della Val d'Aosta, con quella struttura spiovente sul tetto e il colore marrone. Verso le 11,20 arriviamo al rifugio.
Mi mangio un pezzo di cioccolata e mi vesto ulteriormente. Le foto documentano bene l'habitat, la cosa che non riescono a far percepire è il vento forte che spirava.

Ultimi cento metri, sulla cresta che congiunge il rifugio alla vetta, ricolma di neve, in gran parte dura. 20 minuti circa e siamo all'anticima dove fa bella mostra di sè una croce ...... un pezzo in falsopiano con attenzione a come si appoggiano i piedi sulla neve ..... un salto sulla roccia e infine gli ultimi passi in salita sulle tacche impresse nella neve ...... siamo in VETTA !!

Altimetria e tempi della passeggiata. L'altimetro in vetta seganava 140m in meno a causa dell'alta pressione.

07,41 --> 1700
07,45 --> 1745
08,00 --> 1875
08,15 --> 2020
08,30 --> 2125
08,45 --> 2220
09,00 --> 2325
09,15 --> 2470
09,30 --> 2610
09,45 --> 2740
10,00 --> 2790
10,15 --> 2910
10,30 --> 3010
10,45 --> 3100
11,00 --> 3225
11,15 --> 3335
11,30 --> 3390
11,45 --> 3470
12,00 --> 3500
12,15 --> 3485
12,30 --> 3410
12,45 --> 3395
13,00 --> 3400
13,15 --> 3350
13,30 --> 3165
13,45 --> 3065
14,00 --> 2905
14,15 --> 2720
14,30 --> 2570
14,45 --> 2370
15,00 --> 2230
15,15 --> 2040
15,30 --> 1835
15,39 --> 1710
Max 3510
Min 1700
Asc 1815

3644m, è la mia vetta più alta .........

Ci diamo un'occhiata intorno, scatto foto a raffica senza sapere quali siano le cime attorno che sto fotografando perchè non conosco la zona.

E' tutto molto bello, sensazioni forti quelle di essere in cima soli, senza altre persone attorno, sembra di poter vedere tutto, essere al di sopra di tutto .....

Fa freddo, tira un vento impetuoso e dobbiamo scappare. Giù al rifugio Mantova ci posizioniamo al riparo dal vento e mangiamo le nostre riserve strategiche !

Alle 13,30 circa si riparte. Ora in discesa le gambe funzionano meglio, e comunque senza dannarci manteniamo un discreto passo, fermandoci di tanto in tanto per guardarci intorno. Il tempo fortunatamente è stato bello tutto il giorno e non abbiamo l'ansia di rientrare prima che diluvi come spesso accade.

Va tutto bene in discesa, nessun problema, nessun incontro neppure di fauna ....... una bella soddisfazione, una zona nuova che comincio a conoscere ........ e proprio mentre scrivo queste note comincio a pensare agli obiettivi in zona per il prossimo anno ....... Cevedale ...... ci vedremo ? :-))

Grazie per la visita e alla prossima ....... tramonto sul Monte Pelf !!!

Punta S. Matteo In vetta Cevedale
Lucia e l'acchiappa nuvole si scende Il rifugio dall'alto


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Formato originale cm
 
103x30
L'imbocco della valle delle Mite
140x30
valle
180x30
La valle di Pejo
53x30
51x30
62x30
Il rifugio e la vetta
196x30
Il Gruppo Cevedale/Ortles
65x30
99x30
Signora delle Vette
93x30