Le tracce GPS di questa escursione in formato gpx e trc

Questa escursione nasce da una idea ricavata dalla lettura del famoso libro di Luca Valentini "Pale di San Martino", che per me è come una bibbia su questo gruppo.

Obiettivo programmato l'alba dal Col Alto 2407m. Il Col Alto si trova esattamente sopra la Val delle Comelle e lo si raggiunge con 15 minuti di digressione dal passo dell'Antermarucol.

Lascio l'auto a Gares alla Capanna delle Comelle 1333m, e parto alle 17,30 con prima tappa appunto all'Antermarucol 2334m. Lo zaino è alquanto pesante, mi porto appresso anche la tenda per bivaccare la notte più tutto il mio corredo fotografico. Prendo il sentiero 756. E' un sentiero estremamente facile. Solo il dislivello che richiede per salire in quota lo rende poco frequentato.

Il sentiero sale con buona pendenza e con frequenti tornanti fino alle casere Cesurette, poi piega a destra al bivio con il sentiero 761 che viene dalle Pale di San Lucano. Trovo un po' di persone che scendono, e come solito mi guardano un po' stranite vista l'ora della salita.

Il mio passo è ben spedito, anche se tra la casera Cesurette e la malga Valbona si fa poco dislivello perchè il sentiero è a tratti pianeggiante. E' una bella giornata, da quota 1800 circa si comincia a vedere bene anche la valle di Gares e soprattutto la Stia. Per godere appieno del panorama è però necessario aspettare e salire ancora.

Poco dopo la malga Valbona si incrocia il sentiero 756a per il famoso Viaz del Bus, il sentiero "budello" utilizzato dai cacciatori per passare dalla Val delle Comelle a questa zona o viceversa.

Da quota 2000m circa si riprende a salire con zig zag frequenti. Qui non c'è più bosco, siamo allo scoperto su un vallone che assomiglia più a una pietraia. Il sentiero comunque è sempre ben tracciato e ampio, tanto che mi risulta possa essere anche percorso in mountain bike.

Di animali, come solito, neanche l'ombra. E' la mia solita sfortuna. Ciò mi consente di salire abbastanza spedito. Qualche minuto dopo le 19,00, in anticipo rispetto alle mie aspettative, arrivo al passo Antermarucol. A questo punto rivedo il piano dell'uscita. Salgo verso l'Antermarucol, pianto la tenda in una zona che mi sembra "onesta". Sono le 19,25 quando ho finito e mi sono rifocillato. E ora parto per la cima della Rosetta, con la speranza di arrivare in tempo per vedere il tramonto.
Il sentiero da qui in poi è abbastanza ondulato, poco dislivello per arrivare al rifugio Rosetta, ma un sentiero che si snoda nell'altopiano delle Pale e che mi richiede un'ora per arrivare al rifugio.

Qui passo via veloce e salgo ormai affaticato alla cima della Rosetta, dove arrivo proprio mentre si sta sviluppando la parte finale del tramonto, in mezzo ai nuvoloni che salgono.

Come si suol dire sono arrivato un po' lungo, ma qualche cosa ho visto. Mi mangio il panino come cena e quando ormai le prime ombre della sera stanno calando sulla Rosetta scendo a salutare Mariano, il gestore del rifugio. Tempo di bere qualche cosa di caldo, due chiacchiere e riparto per il Col Alto, alla luce della frontale.

Forse con un eccesso di precauzione utilizzo il navigatore GPS che aveva registrato la traccia all'andata per controllare di essere sempre sulla giusta via. Di notte, per quanto il sentiero sia ben segnato, qualche cosa può andare storto. Impiego un'ora per giungere al Col Alto, lo stesso tempo dell'andata. Ho scritto che il buio può giocare brutti scherzi ...... e io qui non trovavo più la tenda ....... mi ha aiutato il GPS, che aveva registrato anche la posizione dove avevo piantato la tenda e quindi ho seguito il suo consiglio per non perdere tempo.

Purtroppo non è stata una grande notte stellata, come speravo. Qualche foto notturna, più che altro ritraente la tenda, :-) ma nulla più. Verso le 23,30 comincio a dormire .......

Mi sveglio verso le 5,00, sono già in posizione, mi sposto per posizionarmi proprio al limite del Col Alto sopra alle valli. Ci sono nuvole basse e nuvole che vanno e vengono sulle cime. E' una bella giornata e il posto è magnifico. Da qui si domina la Val delle Comelle e l'occhio si perde sull'altopiano fino alla cima della Rosetta e alla Pala di San Martino, oltre a godere della visuale su tutto il gruppo nord fino alla Vezzana.

Verso le 6,30 chiudo l'operazione alba fotografica e ritorno sui miei passi. Smonto la tenda e verso le 7,00 parto per Gares. Discesa giù di corsa e appena passate le 8 sono al parcheggio.

Non ho mai fatto cose del genere da giovane. E ora mi sembra di essere giovane. Sto bene .... e l'età non si fa sentire, almeno fino al prossimo mal di schiena....

Grazie per l'attenzione e se vorrete lasciare un messaggio lo potete fare collegandovi alla pagina del mio blog dove è richiamata quest'escursione.

Alla prossima, un'altra ottima esperienza sulla Croda Granda !!!