PASSEGGIANDO
HOME PAGE


 

La pagina delle passeggiate 2007>>

 

Cliccando sopra alle fotografie esse si ingrandiranno

Altre escursioni in questa zona



In salita verso il Passo della Stia

Camosci, stesso branco


Cime dei Lastei di Focobon

Cimon della Stia e Dolomiti

Il gruppo del Latemar

La Marmolada

Passo Rolle e Colbricon

Ancora il Latemar

Un bel marmottone, lungo la discesa dal Passo della Stia

 

 

Da Gares alla cima del Mulaz - 11 settembre 2007



 

Siamo nel mezzo della settimana, esattamente un martedì.


Alla Malga della Stia.

Mi pare cosa buona mantenere la forma e quindi dedico un giorno di ferie a questa "passeggiata". Il percorso è: partenza da Gares, passo della Stia a 2150 m, discesa fino a 1950m, e quindi risalita verso il Rifugio Mulaz (Tel. Rif. (++39) 0437 599420 ) a 2500 m......e dopo si decide che fare.

Compagno della giornata è stato il mio babbo, che a dispetto della sua non più giovane età riesce comunque a fare percorsi anche lunghi con un buon ritmo (o ottimo per la sua età dovrei dire).


Da passo della Stia

Partiamo verso le 8,35 da Gares alla volta della Malga della Stia e quindi al Passo omonimo. Prendiamo il sentiero diretto 754 che evita la strada sterrata. Si tratta di sentiero in mezzo al bosco. In mezz'oretta arriviamo alla malga, dove si trovano un paio di fontane e nei prati che seguono cavalli e marmotte in abbondanza. Qui a fianco alcune foto della fauna della zona. Proseguiamo per il passo della Stia. Dobbiamo fare 400 m di dislivello. Il sentiero ora è scoperto (d'estate dev'essere una gouria fare questa salita) e la salita è abbastanza ripida ma assolutamente non difficile. Saliti al Passo ci si apre la visuale verso la strada che porta al Passo di S. Pellegrino e alle Cime d'Auta a nord, e verso le Pale di S. Martino e l'Agner a sud.


Camosci lungo la via

Passiamo velocemente ilpasso visto che tira un vento freddo e molto forte. Andiamo in discesa fino a ricongiungerci al sentiero 722 che proviene da Falcade. Da qui si ricomincia a salire e ..... sorpresa troviamo un bel branco di camosci ripresi qui a lato. Si stanno spostando di zona per andare a mangiare in altri luoghi.

Sono veramente molti e me li vedo passare a duecento metri in due riprese. Sono molto belli e molto veloci. Il sentiero è sempre relativamente facile, ma è lungo considerato che abbiamo già fatto 700m di dislivello, e per arrivare al Mulaz ne occorrono altri 600.


Verso Passo S. Pellegrino

Man mano che ci alziamo anche la visuale cambia. Passiamo stto ai Lastei di Focobon e alla cima Zopel, ripresi qui a lato. Anche il tempo comincia a fare qua e là qualche capriccio, e il cielo in alcuni momenti diventa nero come appare qui di fianco in quella che è una delle più belle foto.

La giornata è però complessivamente stupenda perchè limpidissima. Guardando a nord o a ovest si ha una visibilità che supera i 20 km.

Lemme lemme arriviamo al rifugio Mulaz e qui sotto vi sono alcune istantanee


Ci avviciniamo al Rifugio Mulaz

Il Rifugio Mulaz

del sentiero e del rifugio stesso.

A questo punto ci rifocilliamo velocemente al rifugio che è ancora aperto e quindi proseguirò solo alla cima del Mulaz. Il sentiero per raggiungere la cima è quello tipico delle vette di alta montagna, tutto sassi, e ripido. Non è però esposto e non richiede particolari capacità E' sempre necessario essere ben attenti.


In vetta al Mulaz

Un corvo in vetta attende qualche bocconcino .....

In alta montagna un passo messo male può rappresentare un errore irreversibile!!!!
La parete delle Pareti - Marmolada


Dalle cime del Focobon alla Vezzana

Con lo sguardo a est

Impiego abbastanza poco per salire in vetta, circa poco più di 30 min.


Un panorama senza fine: la vista a nord

Rosengarten - Il Gruppo del Catinaccio

Il panorama quando arrivo è a dir poco stupendo. La visibilità è ottima entro 30 km, soprattutto verso nord/ovest e est. Un po' meno a sud.


Civetta e Pelmo

Il Passo della Stia, visto dalla Malga

Si vedono nitidamente il Catinaccio e le Torri del Vajolet, il Sasso Piatto e Sasso Lungo, la Marmolada, Il Pelmo e il Civetta, le cime nord delle Pale ovviamente, si scorgono in lontananza le cime dell'Ampezzano e le Tre Cime di Lavaredo. Insomma un panorama mozzafiato. I panorami che riporto qui sono esemplificativi della situazione trovata.

Timing ed altitudine della camminata

Ore 8,35 – 1400 m
8,45 – 1480 m
9,00 – 1625 m
9,15 – 1760 m
9,30 – 1890 m
9,45 – 2015 m
10,00 – 2145 m
10,15 – 1980 m
10,30 – 2005 m
10,45 – 2130 m
11,00 – 2205 m
11,15 – 2300 m
11,30 - 2410 m
11,45 – 2510 m
12,00 – 2515 m (rifugio)
12,15 – 2530 m
12,30 – 2595 m
12,45 – 2750 m
13,00 – 2850 m (vetta)
13,15 – 2830 m
13,30 – 2805 m
13,45 – 2690 m
14,00 – 2530 m
14,15 – 2490 m
14,30 – 2350 m
14,45 – 2185 m
15,00 – 2110 m
15,15 – 1980m
15,30 – 2080 m
15,45 – 2090 m
16,00 – 1940 m
16,15 – 1755 m
16,30 – 1630 m
16,45 – 1375 m
1650 – 1345 m

Questi panorami sono realizzati con l'unione di più foto, al fine di permettere l'ottenimento di panorami di grandi dimensioni e dalla elevata qualità.

Rimango in vetta una buona mezz'ora e "sparo" un centinaio di foto. Quindi riprendo la via del ritorno. Mi riunisco al babbo al Mulaz e quindi scendiamo senza difficoltà alcuna e con condizioni meteo sempre migliori.La via scelta presenta una difficoltà costituita dal tratto in salita di 200m che ci troviamo prima di arrivare al passoa della Stia. All'andata erano 200 m di discesa, ora lo sono in salita. Dopo aver camminato a lungo quei 200m di salita sono un po' fastidiosi. Dal passo della Stia riprendiamo la discesa e poco prima di arrivare alla malga ritroviamo le marmotte. Qui a fianco ne presento una, che mi ha aspettato finchè le sono arrivato a 7-8 m di distanza, per poi entrare nella sua tana.

E' stata una giornata memorabile. Abbiamo fatto un bel percorso, con un dislivello complessivo di 1900m circa, abbiamo incrociato numerosi animali, la giornata è stata stupenda con una visibilità da record. Che dire di più ?



 

Per informazioni su queste fotografie ed escursioni è possibile scrivermi : tom@passeggiando.it