PASSEGGIANDO
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La pagina delle passeggiate 2008

 

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Altre escursioni in questa zona







Un passaggio del torrente con corda di aiuto

Il torrente nel suo letto 1)
 

Nel bosco
Indicazioni
Panorama
Il panorama verso sud
Corda ...
Al Pissandol -
L'inizio delle corde
Corda 2
Al Pissandol - la seconda corda

Cascate al Pissandol
Sotto la parete

 

La valle di San Vito, e il Sorapiss in primo piano

Verso il rif. Pramperet - 2 maggio 2008



La mappa della passeggiata - puoi richiederla scrivendomi

Alla partenza. Il torrente in fondo al dirupo


L'idea di questa camminata è fare un giro veloce, che mi occupi solo metà giornata. Essere quindi a casa per le 14,00.

Parto presto, alle 5,30 e raggiungo prima delle 7 Cas.era Pepin (700m), in Val Costa dei Nass. Mi preparo e per le 7,00 scarponi ai piedi parto lungo la stradina bianca.

L'obiettivo è il rif. Pramperet, a quota 1857m., quindi sono quasi 1200m di dislivello.
In partenza è piuttosto freddo, circa 3°C, e sono ben coperto.
La giornata però si annuncia bella e con un bel sole.

La zona mi è sconosciuta, perciò mi incammino con curiosità. Subito alla mia sinistra incontro un orrido con un ponte in cemento che gli passa sopra, e un fragore assordante di un torrente. Questa del torrente sarà una costante. Con tutta l'acqua caduta nei giorni precedenti il torrente è in piena.

Casera
La Casera Costa dei Nass

Dopo 10 minuti arrivo al punto in cui si poteva arrivare con l'auto. Va bene, non importa, ho fatto 10 minuti di più a piedi. Qui passo sopra a un ponte e sotto il torrente scorre su un letto levigato da tantissimi anni di usura.

Nel bosco
Nel bosco

La stradina bianca continua a farmi da strada, non c'è quindi molto di che preoccuparsi.

Cascata tripla
Cascate al Pissandol

Dopo poco meno di mezz'ora abbandono la strada bianca e si sale per il bosco, con un sentiero che si intuisce (per fortuna vi sono molte indicazioni), .... e si sale ripidi.

Neanche dopo 10 minuti all'improvviso compare una casetta, è la casera dei Nass. Siamo circa a quota 1000m. Proseguo
Sono in mezzo a un bosco, piuttosto fitto e selvaggio. Si passa di nuovo un torrente, ove sono poste delle corde metalliche per facilitare il passaggio.

Dopo ancora un po' trovo una biforcazione che non ho capito. A sinistra sentiero 513 alto e a destra ? Bohh ..... Prendo a sinistra in quanto confortato dalla carta dei sentieri Tabacco.

Lingua neve
L'ultima lingua di neve, quota 1400

Da qui in poi il sentiero è ben segnato, anche se poco calpestato, e piuttosto ripido. Mi avvicino sempre più al muro che intuisco dovrò superare per scollinare ed arrivare in vista del rifugio. Dopo quasi due ore di cammino trovo una corda metallica che aiuta la salita. Subito dopo un'altra e vedo una gran bella cascata alla mia destra. Ancora altra corda metallica ...... e ancora un'altra con due chiodi sulla roccia. Ahi ! Qui provo il passaggio. Si tratta di passare all'esterno di un masso. Il passaggio non è in assoluto difficile, ma non ho con me l'imbragatura, nè mi va di prendere spifferi alla schiena. Sì perchè il passaggio è completamente scoperto. In caso di scivolata è un volo di 50m.
OK, sono solo, non attrezzato e decido senza esitazione di tornare indietro. Sono le 9,00. Quota 1500m circa. Pazienza, Sarà per un'altra volta

Cascata

Me ne torno indietro in tutta tranquillità vista l'ora, e ne approfitto così per fare un po' di foto.

Innanzitutto alle cascate del Pissandol, a una lingua di neve presente subito a ovest e a tutto quello che mi si para di fronte.

Di animali poco o niente. Ho solo visto di sfuggita un capriolo. Probabilmente faccio anche troppo rumore

Ritorno così alla macchina poco prima di mezzogiorno, in una giornata che più bella e limpida non si poteva.

A questo punto alla prossima, che sarà forse per il 14 maggio

Fragore di acqua

 

 

 

   


 

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