Quella che riporto qui è una escursione che ho fatto con i miei figli e organizzata dalle guide alpine della Val di Fassa alla cima Juribruto. Anzi, per la precisione e perchè può interessare a molti, questo servizio di organizzazione di escursioni è realizzato e l'accompagnamento è a titolo gratuito per coloro che sono ospiti delle strutture della valle convenzionate con l'Azienda Autonoma e di Soggiorno della Val di Fassa.
Le Guide Alpine hanno un catalogo ampio di escursioni a tutti i livelli, ma alcuni semplici sono riservati a queste iniziative in collaborazione con la Azienda Autonoma di Soggiorno.

Il percorso è pensato per essere adatto un po' a tutti, senza difficoltà particolari ma senza dimenticare che si è in alta montagna.

Partenza dal Passo S. Pellegrino, si prende la funivia Col Margherita che parte dai 1900m e arriva ai 2550m del Col Margherita. La funivia apre alle 9,00 , per cui arrivare prima non vale la pena :-(((

Dal Col Margherita si fanno pochi passi e il panorama è fantastico. A sud le Pale di San Martino e i Lastei di Pradazzo. A nord invece vi sono le cime che delimitano il Passo di S. Pellegrino, con la più alta di queste che è la Cima Uomo a 3010m.

Si cammina abbastanza spediti e in mezzo ai grandi massi di cui sono formate queste cime sempre in prossimità della cresta, con la vista che spazia a nord e sud.

Salendo con la funivia abbiamo evitato quasi tutta la salita, e ora siamo in falsopiano, con leggere salite e discese.

Procediamo e in una oretta scarsa arriviamo alla forcella di Vallazza, da dove si ha una bellissima visuale verso nord.

Poco dopo prendiamo il sentiero che sale alla cima. Qui si sale decisamente, ed è questo il tratto che richiede un minimo di attenzione e un po' di gamba.

Saliamo e troviamo in cima a questo pendio una croce e del filo spinato, resti della prima guerra mondiale. La cima Juribruto è piuttosto piatta e molto lunga. La vera e propria cima richiede altri 10 minuti, ed è l'ultima di tre cocuzzoli piuttosto rotondeggianti.

Il tempo è stato per tutta la giornata piuttosto incerto, e con molta foschia, il panorama un po' ne risente. In condizioni di buona visibilità però consiglio vivamente una gita su questa cima, poca fatica e molta soddisfazione !

Un po' presi dall'ansia del tempo scendiamo dopo poco dalla cima, lungo un sentiero facile e pieno di sassi piuttosto grandi. Qui e lì ancora residuati di vecchie fortificazioni.

Arriviamo alla forcella Juribruto, a 2400m, ove ci si ferma a mangiare. E' un posto piusstosto riparato e ove è pure presente una casupola per 4 per fare un pokerino !

Da qui le indicazioni danno Passo S. Pellegrino a 1 ora. Indicazione errata !!! Dopo essere scesi per 20 minuti .... troviamo un cartello con indicazione Passo S. Pellegrino 1,5 ore. Ma come ? Tutti dicono prima 1h, ora 1,5 h ????

Il più classico degli errori :-) Il sentiero 628 che abbiamo preso per la discesa è piuttosto tranquillo, salvo per una parte in costa alla parete di JuriBruto che risulta essere un po' esposta. Nulla di difficile, ma occorre sempre rimanere attenti e vigili a dove si mettono i piedi!

L'ultimo tratto è quello più semplice dal punto di vista escursionistico e ricco di vegetazione. Si attraversa qualche torrente per rendere il percorso ancora più ricco e variegato.

Rientriamo alle 15,30 e ...... ad una malga troviamo l'opportunità per deliziare anche il palato con qualche specialità di montagna.

Con somma soddisfazione di tutti quindi la giornata si conclude.

Mi ripeto, una escursione facile, che consiglio ....... ma si tratta sempre di alta montagna! Attrezzatura e un minimo di gamba sono necessari