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Al monte Strudelkopf (Cima Specie) - 22 gennaio 2009
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La mappa della passeggiata - puoi richiederla scrivendomi |
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Sono entrato nella valle interna ....... |
Perchè andare in montagna ? Per camminare, vedere panorami mozzafiato, immortalare tutto ciò in fotografia ? Altre e mille motivazioni vi possono essere, ma perchè alzarsi alle 3 della notte per recarsi in montagna ? Non so quanti lo facciano, per la prima volta ho fatto un'alzataccia del genere per cercare l'alba e per cercare di fissarla nelle mie foto.
E' con questa intenzione che mi sono alzato alle 3 di notte per andare a Carbonin, paesino a nord di Cortina, e salire a Cima Specie. La data è caduta su una giornata pure freddissima. Partito da casa alle 3,30 circa, arrivo un po' prima delle 6 a Carbonin con una temperatura di -20°C. |

Il sentiero ...... sbagliato
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Alle 6 sono quindi scarponi ai piedi e parto per questa nuova escursione. La strada forestale è in condizioni ideali, e mi permette di camminare senza racchette da neve nè ramponi, che fanno comunque parte della mia dotazione nello zaino. La temperatura ambiente consente alla neve di rimanere bella dura e compatta, con mia grande soddisfazione. La strada è battuta, e anche ciò è di grande ausilio. La strada offre condizioni ottimali, ma non offre pendii elevati, per cui si procede spediti ma senza fare dislivello.La luna mi accompagna nella mia prima ora di camminata, durante la quale comunque mi avvalgo della mia lampadina frontale, che fa molta luce e consuma poche batterie. |
Alberi .....
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Già alle 7 comincia a farsi notare la luce del giorno, e io sono abbastanza indietro per riuscire a vedere l'alba salire da dietro i monti.
Non conoscevo la zona, per cui non potevo a priori fare una stima esatta dei tempi che mi sarebbero stati necessari.
Finisco la prima fase della salita che si snoda sulla strada forestale tra tornanti ma mantenendoni nella stessa valle, e proprio quando comincia ad uscire la luce del giorno la strada si piega verso l'interno per raggiungere il rifugio Vallandro (Durrensteinhutte) 2040 m. |
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A sinistra c'è la Croda Rossa d'Ampezzo, imponente e di colore rossastro come il nome che porta, e a destra l'Alpe Specie (Strudelalm) con la cima Specie 2307m (Strudelkopf) e più in fondo il Picco di Vallandro 2839m (Durrenstein).La strada procede quasi senza salire, e così si allunga. Arrivo finalmente sotto al rifugio, ma preferisco evitare di salire sulla neve non battuta per non affondare. Faccio il giro largo e vedo in fondo anche il borgo di Prato Piazza. Sono le 8 e arrivo al rifugio.
Dopo la levataccia è d'obbligo mangiare qualche cosa, magari di caldo. |

La Croda Rossa |
Prendo qualche informazione sullo stato dei sentieri (anche sbagliate !!!) e parto dopo una mezz'ora, calzando le racchette da neve, ora necessarie. Il primo sentiero indicatomi, che parte subito accanto al rifugio, e battuto, si rivela una bufala, all'improvviso si interrompe. Perdo così tempo e torno indietro. Prendo un altro sentiero che mi porterà in cima. Più che sentiero, seguo le impronte presenti nella neve, e vado tranquillo per un po'. Dopo un po' arrivo in una zona che è stata ampiamente battuta dal vento. Qui perdo in parte le impronte e vado un po' a tentoni. Comunque la zona è piena di impronte, si ritorna sempre sulla via maestra ! |

Casematte del 15-18
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Arrivato quasi alla sommità di un promontorio, vedo di fronte a me una discesa e quindi dei ruderi mezzi sommersi dalla neve, lì vicino delle indicazioni su dei segnavia. Bene scendo flottando sopra alla neve immacolata ........ e quindi risalgo seguendo delle impronte sul fianco del monte che si prospetta di fronte a me e in cima al quale vedo una grandissima croce. Ultimi sforzi e arrivo in cima, dove trovo un vento gelido a sferzare il mio viso e soprattutto le mani. Nonostante il sole fa molto freddo, tutto a causa del freddo che amplifica la sensazione. |
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Mangio qualche cosa e me ne torno sui miei passi. Il ritorno al rifugio è velocissimo, in mezz'ora vi torno ...... adesso che non faccio giretti a vuoto ........
Con tutta calma mi preparo e scendo ....... è la parte più noiosa della giornata questa stradina, che toglie gran parte del belvedere visto che si snoda in mezzo agli alberi e scende lentamente. Impiego un'ora e mezza in discesa, non finiva mai ...... |
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Alla fine arrivo alla strada, tutto bene ...... sono molto in anticipo sulla tabella di marcia e scelgo di rintrare per Misurina, in modo da vedermi il lago ...... magari ghiacciato.
Prima vado al lago di Antorno, tutto bianco , di un bianco direi fatato, quindi vado giù a Misurina, a gustarmi i muri di neve per entrare a vedere il lago. Cosa non ha fatto questo pazzo inverno !!!!
Alla prossima, al Rifugio Semenza ! |
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Il lago d'Antorno e dietro i
Cadini di Misurina |
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