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Alla forcella Laste (Rifugio Semenza) - 25 Febbraio 2009
Difficoltà : E
Dislivello : 900m
Attrezzatura : periodo estivo solo scarponi,
periodo invernale racchette da neve e possibilmente ramponi
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La mappa della passeggiata - puoi richiederla scrivendomi |
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Che giretto questo che vi sto per raccontare !!! Da mille e una "lampadina" !
Ho pensato alle ultime mie iniziative con un occhio particolare alla luce dell'alba ...... in questo 25 febbraio invece cerco la luce del tramonto ! |
La giornata solare. Sguardo all'indietro
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Ho passato un gennaio prima con un mal di schiena che mi ha bloccato e poi con una fastidiosa bronchite, e in questa giornata, appena mi è stato possibile, riprendo con un giro breve e abbastanza vicino in modo da poter tentare di farlo nel solo pomeriggio.
Parto come altre volte dal lavoro alle 12,30 (così prendo solo mezza giornata di ferie), e mi dirigo verso Tambre e da qui alla frazione di Col Indes, dove si lascia l'auto alla Malga di Pian Grande (d'inverno) 1211 m. Fortunatamente la strada è ben messa, e non vi è ghiaccio/neve.
Parto un po' in ritardo sulla tabella di marcia, ma non ci dovrebbe essere problema visto che ho tempo fino al tramonto (previsto verso le 18,00) per salire. |
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Il primo pezzo del sentiero 923 è facile e riesco a camminare senza alcun problema con i soli scarponi. La strada asfaltata risulta coperta da neve e in parte ghiaccio, mentre appena si prende il sentiero forestale passata la sbarra (ripresa in foto) il terreno è solo di neve abbastanza dura.
Cammino senza fretta e fermandomi per qualche foto nel bosco. Consiglio a tutti una visita d'estate a questo posto perchè la vegetazione merita una gita. C'è da fare un bel pezzo di strada senza salire di molto fino alle Baracche Mognol, dove ci si può fermare e campeggiare (d'estate). In quest'occasione è tutto sotto la neve, si scorge appena appena uno dei lati della baracca. |
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Da qui la strada si inerpica fino al Sasso della Madonna (1600 m circa). Si inerpica è la parola giusta, perchè se d'estate basta spingere un po' sulle gambe, ora mi trovo con un terreno in parte ghiacciato e una forte pendenza. Indosso i ramponi. Questo tratto è infatti in zona nord, e quindi non battuto dal sole. In questo modo salgo agevolmente e con sicurezza. Il sentiero è ben battuto, per cui non resta che seguire le impronte altrui. E' la terza volta che faccio questo sentiero, per cui anche a memoria mi ritrovo e ciò mi da' maggiore tranquillità.
L'ultimo pendio è su neve abbondante e cedevole. Seguo le tracce che salgono a zig-zag.
Arrivo al Sasso della Madonna ....... al 99% coperto dalla neve, eccetto che in un punto dove la capolino la statuetta della Madonna ! |
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Ora qui comincia la neve abbondante e fresca .... e si affonda. Sono costretto a indossare le racchette da neve. Ora si procede bene.
Seguo le scie lasciate da sci-alpinisti e salgo di quota fino a ricongiugermi con la linea che si segue con il sentiero 926. Il clima è ottimo, e c'è parecchio caldo in questa zona. Il sentiero 926 non è comunque battuto, troppo rischio passare in diagonale sotto i pendii dei monti ....
ontinuo in diagonale, leggermente in salita, seguendo le solite tracce. Qui il cammino è lento; con le racchette da neve è necessario portare un piede davanti all'altro, perchè la linea del passaggio è stretta e non si possono affiancare le racchette pena la perdita della presa sul terreno.
Il sole comincia ad abbassarsi sotto alla linea del pendio di Cima delle Vacche. Passo in mezzo ad una slavina già in ombra e riguadagno l'ultima salita prima del rifugio. La fatica si fa sentire, camminare in mezzo alla neve è una gioia ....... ma quanta fatica !! |
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Ultima rampa ed eccomi arrivato al rifugio, quasi tutto sotto la neve ! Da fotografia ovviamente. Sono salito su alla forcella Laste. Sorpresa ....... il bivacco non c'è ...... è tutto sotto un manto bianco !!! E' perchè so che c'è, altrimenti non l'avrei mai immaginato. Non si vede alcun rilievo nella posizione dove è presente il bivacco. Vi sono almeno 2,5 m di neve ....... ma chissà che non siano anche di più.
Comincio a scendere alle 17,40, ma il panorama si fa via via più bello .... faccio pochi passi e mi fermo a scattare le solite 10 foto in pochi secondi. |
Altimetria e tempi della passeggiata
14,10 --> 1100 m
14,15 --> 1150
14,30 --> 1245
14,45 --> 1350
15,00 --> 1390
15,15 --> 1435
15,30 --> 1540
15,45 --> 1585
16,00 --> 1645
16,15 --> 1750
16,30 --> 1825
16,45 --> 1865
17,00 --> 1930
17,15 --> 1985
17,30 --> 2025
17,45 --> 1990
18,00 --> 1810
18,15 --> 1675
18,30 --> 1570
18,45 --> 1505
19,00 --> 1355
19,15 --> 1300
19,30 --> 1175
19,35 --> 1125
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Scendo diretto dove d'estate c'è il ghiaione, e ora ci sono delle tracce degli sci. Scendo con molta circospezione, cercando la via migliore per non piantarmi nella neve. Un po' prima di arrivare al Sasso della Madonnina scende il buio scuro, e quindi accendo la lampadina frontale. In tre quarti d'ora dal Passo arrivo alla Madonnina. Sono comunque contento di essere arrivato alla base del vallone senza far uso della lampadina.
Con molta attenzione, soprattutto nel tratto che va dalla Madonnina alla baracca Mognol, scendo senza problemi.
Con il senno di poi, camminare nel bosco con il buio è un'esperienza davvero speciale. L'importante è sempre rimanere ben attenti a come ci si muove e a non far passi falsi.
Arrivo alla macchina alle 19,30 circa. Tutto bene e .... una "grande prima" di notte in montagna per me.
Purtroppo queste idee di percorsi le ho avute a stagione avanzata, ma se gli acciacchi alla schiena saranno limitati, sicuramente il prossimo anno ripeterò questa esperienza.
E ora ...... pensiamo alla prossima uscita ........ Cima Pena ?
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