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Al monte Pizzocco - 18 Giugno 2009
Difficoltà : E, per un passaggio di 10 m un po' esposto a quota 1800 circa è considerato spesso EE
Dislivello : 1400 m
Attrezzatura : scarponi
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La mappa della passeggiata - puoi richiederla scrivendomi |
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La Casera Ere
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Le Alpi Feltrine sono una zona da me poco conosciuta, e così ho programmato questa uscita per avvicinarmi e cominciare a conoscerla.
A questo scopo il Pizzocco è una scelta facile, interessante perchè domina tutta la Val Belluna, ed ha un'ottima vista sulle cime Nord, dal Cimonega al Pavione al lato sud delle Pale di San Martino.
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Ormai come mio solito parto piuttosto presto la mattina e arrivo a Roncoi all'inizio del sentiero 853 per iniziare a camminare un po' prima delle 6,00
Parcheggio l'auto all'ombra e salgo in mezzo al bosco in un sentiero abbastanza ripido che mi permette di tenere un buon passo. Purtroppo la giornata non è delle migliori, la visibilità verso la pianura è pessima. Alla prima piazzola panoramica me ne rendo conto. |
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La salita continua tranquilla fino al rifugio Casera Ere tel 0437 80000, posta a quota 1230m. Vi arrivo alle 6,30.
Il posto è in una radura panoramica. Non ho fretta, resto un po' qui a guardarmi in giro e un po' prima delle 7,00 riparto.
Si segue il sentiero a sinistra, in discesa inizialmente, dopo pochi minuti si ricomincia a salire in direzione nord-ovest. Il sentiero si mantiene ben segnato. si svolta a destra verso i 1300m. Qui dopo un po' mi trovo il sole in faccia, e faccio appena a tempo a scorgere un camoscio. Il sole basso è troppo forte a quest'ora, ed è abbagliante. |

Controsole, quota 1400m |
Scollino a quota 1600 ed ora davanti a me, vedo lì in alto il Pizzocco.
Nelle relazioni trovate si parla di un punto critico, e sono curioso di vedere dove sia ...... per ora nessuna traccia di pericoli.
Qui si è al sole, si cammina in direzione nord-ovest su terreno ancora erboso e con qualche arbusto ai lati. Si arriva alla base di quello che è chiamato Pizzocchetto, una piccola cima di 1900m che anticipa il Pizzocco . Alla sua base lato sud c'è il bivio che indica verso il Pizzocco a sinistra in salita, oppure riporta diritto al sentiero 851 verso la forcella Intrigos. |
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Ovviamente prendo la salita per il Pizzocco. Si gira intorno al Pizzocchetto sulla sua destra sul lato est. E' proprio qui, a conclusione dell'attraversamento che la cengia si restringe un po', e si passa con attenzione e mani sulla roccia per precauzione. Non ho trovato il passaggio difficoltoso, lo vedete qui in fotografia, però è per questo passaggio che il sentiero è dato come livello di difficoltà EE. Mi trovo perciò sul lato nord del Pizzocchetto e ora si sale verso la cima.
Il sentiero è di quelli d'alta montagna, quindi con ghiaia scivolosa, passaggi dove si devono mettere le mani o saltare qualche roccia. |

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Come sempre si parla di alta montagna, non di passeggiata. Spingendo arrivo alla fine in vetta. Ottimo il panorama a nord, chiaro e limpido, mentre a sud vi è una forte foschia.
La vetta è fatta di tre cocuzzoli, il primo dove c'è la croce, il secondo vi si arriva percorrendo la cresta, e il terzo scendendo e poi risalendo la roccia. Mi gusto il panorama e mi preparo a scendere. |
Altimetria e tempi della passeggiata
5,49 --> 715 m
6,00 --> 835
6,15 --> 1020
6,30 --> 1185
6,45 --> 1215
7,00 --> 1220
7,15 --> 1345
7,30 --> 1475
7,45 --> 1525
8,00 --> 1625
8,15 --> 1710
8,30 --> 1815
8,45 --> 1895
9,00 --> 2025
9,15 --> 2075
9,30 --> 2080
9,45 --> 2070
10,00 --> 1975
10,15 --> 1835
10,30 --> 1740
10,45 --> 1710
11,00 --> 1725
11,15 --> 1590
11,30 --> 1495
11,45 --> 1495
12,00 --> 1490
12,15 --> 1420
12,30 --> 1260
12,45 --> 1105
13,00 --> 930
13,15 --> 715
13,22 --> 730
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Alla base del Pizzoccheto trovo due persone. Beh, ogni tanto fa piacere trovare qualcuno. Scendo ancora e arrivo al bivio per la forcella Intrigos. Vado verso la forcella Intrigos ....... e quasi subito cominciano i problemi. Il sentiero è pieno di ghiaia fine e scivolosa ...... prendo una deviazione sull'erba ....... ancora scendo e avanti vedo altre difficoltà. Il sentiero è pieno di sassi non affidabili e dopo una curva vedo che il sentiero è inesistente.
Non mi piace, c'è da perderci parecchio tempo e il terreno non è affidabile. Impreco un po'. Mi sarebbe piaciuto affacciarmi sui Piani Eterni. Sarà per un'altra volta. Rientro e questa volta scendo per il bivacco Palia (1577m) prendendo per il sentiero 851.
Il bivacco è utilizzato anche per qualche grigliata tra amici, per come è organizzato.
Ormai la giornata è andata. Mi fermo un po' anche qui e poi poco dopo le 12,00 comincio a scendere. La discesa è semplice, in un sentiero ben battuto. La pendenza è abbastanza importante e normale per questa zona, appoggiata ai piedi dei monti che salgono diritti.
Arrivo all'auto sotto la calura del primo pomeriggio.
Questa volta ho conosciuto una zona delle Dolomiti Feltrine ( e le loro zecche :-((( ) la prossima in questa zona sarà sicuramente con il freddo, quando le zecche saranno in letargo. |
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