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Al Bivacco Bedin e vetta "Le Cime" - 25 Giugno 2010
Difficoltà : EE
Dislivello : 1420m
Attrezzatura : alta montagna
Cartografia: Tabacco n. 22
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La mappa della passeggiata - puoi richiederla scrivendomi |
Le tracce GPS dell'escursione, in formato trc e formato gpx |

La Marmolada |
Sulle Pale di San Lucano non ero mai stato, avevo sentito parlare del bivacco Bedin, di questa zona, per cui era un po' di tempo che pensavo a un giro da queste parti ...... ma è normale, penso a così tanti giri che questa frase la ripeto sempre :-) !!!
Ecco allora che il 25 giugno arriva anche l'ora di affrontare il bivacco Bedin. Mi documento sempre accuratamente nel libro che definisco "La Bibbia" di Luca Visentini, che descrive in modo preciso, puntuale e affidabile qualsiasi cima/rifugio o bivacco della zona delle Pale. |

Altre cime e la Marmolada
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Parto come solito alle 3 da casa e scarponi ai piedi comincio a camminare verso le 5,00
Si parte da Pradimezzo da quota 873m, piccola località che si trova alla fine di una stradina che parte da sinistra della statale di Cencenighe Agordino. C'è un piccolo parcheggio per 4-5 auto poste a spina di pesce proprio sulla destra della carreggiata dove c'è il cartello con l'altitudine di Prà di Mezzo. Non andate oltre. Tornare indietro e girarsi è un'impresa !!
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Ponte sul sentiero
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Subito partiti e usciti dal borgo di Pradimezzo si lascia l'ampia stradina e si prende a destra per il sentiero 764, che avanza lungo il bosco con buona pendenza. Si arriva dopo 300 m di dislivello circa in una zona scoperta, caratterizzata dalla presenza di grossi sassi, dopo la quale si attraversa il ponticello in legno che permette di passare il torrente Ru Del Torcol.
E' una zona ricca di acqua, e passo rivi in più zone. In qualche punto del sentiero si riesce anche a scattare qualche interessante foto sul fondovalle. Verso quota 1300m, poco prima di un casolare ha luogo un incontro piacevole con una cerva, che beatamente stava brucando l'erba. L'ho guardata per alcuni secondi, fino a quando accortasi di me è fuggita in un baleno. |

La Vezzana |
Un po' prima della Malga d'Ambrosogn si passa il torrente nel bel mezzo del sentiero, in un posto molto caratteristico che crea dei dolci e sinuosi piccoli salti d'acqua, dove ci si può volentieri fermare e dissetarsi. Dopo poco quindi si arriva alla malga, praticamente un rudere che il tempo sta distruggendo. E' situata nella valle delimitata nell'altro lato dalla Forcella Gardes, che a fine luglio ho cercato di raggiungere, ma dove ho dovuto desistere per l'incontro ravvicinato non troppo piacevole con dei cani lasciati liberi alla Casera Gardes, probabilmente da un cacciatore. Valle molto piacevole e verde, ricca di pascoli. |

Laggiù Passo Gardes |
Continuo lungo il sentiero ora 765 a tratti nel bosco e poi in una radura, da dove si possono scorgere tutti i monti che sorreggono la catena delle Pale di San Lucano. Arrivo ad un canalone ... pieno di neve. E qui il sentiero si perde ... lo cerco e non capisco dove sia e dove devo andare. Poi mi ricordo che ho il GPS, e lo consulto. Così vedo la direzione del sentiero, cammino per qualche decina di metri sulla neve, attraversando la lingua e trovo il sentiero un po' più sù.
Avanti così. Ora il sentiero non sarà più coperto dagli alberi. Si sale su buon sentiero e con pendio continuo ...... e così si arriva alla Forcella Besausega, poco sopra quota 2100m. Il sentiero ora continua, quasi in falsopiano per circa 20-30 minuti a seconda del passo, alla base delle Cime d'Ambrosogn e della vetta "Le Cime".
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l'Agner
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Sembrano tre settori fatti da archi di 90° che si devono fare per arrivare a vedere il Bivacco Bedin a 2210m. E' un sentiero non difficile, certamente per escursionisti esperti, ove è necessario arrivare con passo sicuro. Il sentiero è abbastanza largo, ma pochi metri a destra c'è il baratro. Quindi nulla di difficile o pericoloso, ma è necessario fare molta attenzione e non distrarsi troppo. |

Boral della Besausega |
Arrivo poco prima delle 8,00 al bivacco. Meglio mangiare qualche cosa e poi come suggerisce Luca Visentini nella sua encomiabile opera sulle Pale, salgo alla vetta le Cime. Veloce digressione a 2296, ma che regala una grande visuale. Si sale in modo libero, puntanto alla vetta. Subito prima di arrivare alla vetta vi è un piccolo passaggio di I° grado, che si supera con attenzione ma senza fatica.
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Il Cristo del Bivacco |
Come sempre, a questo punto il problema è ridiscendere .... con una stupenda giornata come questa chi ripartirebbe più !!!!! Verso le 8,15 parto. In 10 minuti si scende dalla cima e si arriva al bivacco. Ultime foto, speciali perchè la giornata è favolosa, e via di corsa a valle. Verso le 10,00 sono così alla macchina. Ottima escursione, da consigliare, ricordando che il dislivello complessivo è di 1420 m
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