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Anello della Croda da Lago - 5 Gennaio 2011
Difficoltà : E
Dislivello : 1000 m circa
Attrezzatura : ciaspole
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La mappa della passeggiata - puoi richiederla scrivendomi |
Le tracce GPS della escursione puoi scaricarle da qui! |

Aurora sulla Tofana di Rozes
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Quello della Croda da Lago è un gruppo che, da distante, mi è sempre piaciuto. Penso alla visuale che se ne ha dalla Tofana di Rozes ..... si ha voglia di assaporare l'ambiente e di conoscerlo. Così, dopo aver fatto alcune visite con la famiglia, limitte al rifugio Palmieri. Organizzo questa uscita durante la quale con la Lucia ci proponiamo di percorrerlo lungo l'anello che lo circonda. E' gennaio, partiamo presto e cominciamo a camminare con il buio assoluto alla luce delle frontali e con una temperatura di -10°C. Il sentiero è quello dal quale già altre volte ero partito, il 437 che si prende dal Ponte di Rucurto, circa 1700m di quota. Il percorso è completamente innevato, indossiamo da subito le ciaspole e seguiamo le ampie tracce presenti lungo il sentiero. |

Tofana all'alba
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E' un avanzare lento, anche perchè, come spesso capita con il buio, riesco ad allungare il percorso e prendere una via più lunga. Arriviamo in una radura e cominciamo a vedere la prima luce e i profili delle Tofane. Qui cominciamo la salita più dura con le ciaspole, perchè ha un buon pendio. Arriviamo verso le 8 che non siamo ancora in prossimità del rifugio, ma sulla salita che porta sulla distesa a 2100m che lo anticipa. E ora avviene quello che non avrei mai immaginato. Il sole sorge, non lo vedo, ma fa splendere di un rosso accecante la Tofana di Rozes. Uno spettacolo unico, impressionante! In mezzo al bosco è un'impresa spostarmi in zona più libera dai rami e riuscire a fotografarla, devo uscire dal sentiero e buttarmi nella neve fresca. |

La Tofana si infiamma
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Procediamo e prima delle 9 siamo al rifugio che è aperto e ci scaldiamo con una buona bevanda calda. Si riparte, con la giornata che è stupenda e ci dona un panorama di grande respiro e soddisfazione. Lemme lemme, con il sentiero 434, arriviamo alla Forcella Ambrizola, 2277m. Da qui cominciamo a vedere le vette della Val Zoldana, con in primis la Civetta.
Si ha l'impressione di essere in un'altra dimensione, un altro spazio tempo. Non si vede traccia di casa o segno della civiltà, non fosse per le abbondanti tracce di sci presenti. |

Nel bosco il primo caldo sole |
Seguiamo le tracce, costeggiamo il gruppo e risaliamo la Forcella Rossa del Formin 2460m, con fatica perchè il pendio ha una buona pendenza e il calore del sole comincia a sciogliere la neve.
Arriviamo comunque in Forcella e ci avviamo liberamente verso i Lastoni di Formin. E' circa l'una quando decidiamo di fermarci. Siamo di fronte ai Lastoni. Ci aspetterebbe l'ultima rampa ma siamo già abbondantemente soddisfatti. C'è ancora strada da fare. Prendiamo quindi con calma la discesa mentre molti sci-alpinisti salgono dal 435. La discesa è semplice, a tratti movimentata dalla presenza di grossi massi che assumono sembianze da pupazzo di neve da quanto sono avvolti nel manto bianco. Nonostante tutto riesco a complicarci la vita. Gli sci-alpinisti godono di grande facilità in discesa e velocemente superano importanti dislivelli. Fatto sta che sbaglio il bivio tra 437 e 434. Così scendiamo ben sotto al punto di partenza. Poco male ..... qualcuno ci aiuta e riusciamo facilmente a recuperare l'auto. |

Panorama sull'Ampezzano |
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Cima Ambrizola |
Lastoni di Formin |
Verso la Forcella Rossa |
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Laggiù il Pelmo
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Il sentiero di salita |
Lastoni di Formin |
Tofana di Rozes e di Mezzo |
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