L'escursione è stata pensata per i bimbi e quindi non presentava difficoltà o elevati pendii.
Per dare loro maggior "patos" siamo rimasti a dormire al Rifugio Rosetta (2581m).
L'obiettivo del pomeriggio era di esplorare il sentiero dal Rifugio Rosetta verso Gares, mentre il giorno dopo volevamo andare al ghiacciaio del Fradusta per poi andare al Bivacco Minazio a vedere i resti dell'aereo della Prima Guerra Mondiale lì caduto.

Nel primissimo pomeriggio siamo saliti al rifugio prendendo a San Martino di Castrozza la cabinovia e quindi la funivia. Siamo andati al rifugio Rosetta che è a 10 minuti dalla stazione di arrivo della funivia. Abbiamo lasciato sacco a pelo e alcuni zaini e siamo partiti per il sentiero 756, giungendo fin quasi al passo Antermarucol.

Sulla sinistra abbiamo tenuto in discesa il Gruppo delle Pale ripreso qui a sinistra, purtroppo parzialmente coperto dalle nuvole. Man mano che scendevamo aumentava il vento e il tempo peggiorava. Siamo perciò rientrati per evitare le intemperie. Rientrati in rifugio è cominciata a scrosciare acqua dal cielo.

Dopo aver cenato al Rifugio abbiamo avuto una bella sorpresa: il tempo è completamente cambiato ed è comparso il sole.

Poco prima delle 20,00 sono quindi uscito e, macchina fotografica a tracolla, mi sono diretto verso la cima della Rosetta.

Lo spettacolo della natura dai 2743 m del Rosetta è stato fantastico, il migliore in assoluto che abbia visto in questa stagione. La visibilità era ottima, le nuvole abbastanza alte e tali da non disturbare la visuale ma da creare un effetto scenico unico.

Due istantanee di quella serata sono qui a sinistra e una panoramica è a fondo pagina. Il Rifugio Rosetta si è quindi dimostrato un'ottima base per ammirare il tramonto sulle dolomiti.

L'indomani mattina il tempo è rimasto bello, anzi il cielo è rimasto per tutta la mattinata azzurro e terso. Siamo partiti verso il ghiacciaio del Fradusta per il sentiero 709. Siamo passati per il passo Pradidali Basso e siamo giunti al ghiacciaio del Fradusta. Da notare che un po' prima del Passo Pradidali vi è un passaggio sul fianco della roccia con un sentiero appena appena accennato. Ho visto altre comitive in difficoltà. I bimbi sono passati senza problemi, io li ho seguiti con molta attenzione . E' un sentiero di grande passaggio, una corda di sicurezza predisposta lì sarebbe molto utile.

E' sempre bello vedere un ghiacciaio, anche se quello del Fradusta è in via di estinzione come un animale cacciato. Abbiamo ripreso il cammino verso il passo delle Lede. I bambini cominciavano a dare segni di stanchezza e il tempo stava peggiornado. Grossi nuvoloni neri scendevano da nord. Ci siamo quindi fermati, abbiamo mangiato (erano solo le 11,30) e abbiamo preso la via del ritorno.

Siamo rientrati anche questa volta al rifugio Rosetta in tempo per non prendere la pioggia.

Dopo poco, ristabilito il tempo, siamo saliti alla stazione finale della funivia e siamo ridiscesi.

Ho chiesto alla fine della due giorni a Marco e Stefano che cosa sia piaciuto di più a loro della nostra gita. Mi hanno risposto entrambi: dormire in rifugio con il sacco a pelo !!

Erano molto contenti e soddisfatti. Mi ha fatto molto piacere. Forse da grandi anche loro andranno in montagna o si ricorderanno con piacere delle nostre passeggiate.