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La Torre Venezia

La Torre Trieste

La singolare cima della Torre Trieste: una vetta sbriciolata

La parete ovest del Civetta

Verso il Vazzoler: lì in alto il Tissi, ormai lasciato alle spalle

 

 

Giro del Civetta - 15 luglio 2006



La strada da Listolade, Capanna Trieste e il sentiero verso il Vazzoler

La mappa della passeggiata - puoi richiederla scrivendomi

Uno dei miei "pallini" dall'anno scorso era fare il giro del Civetta in un giorno . Avevo già provato a settembre dell'anno scorso un avvicinamento, e avevo provato il sentiero delle Van delle Sasse.

Ora ho provato questo percorso, decisamente lungo, che potete visionare nella mappa qui sù presente.

Partenza all'alba da casa e arrivo alla Capanna Trieste (1135 m) alle 7,20. Partenza 7,30. Si segue il sentiero 555 fino a che si trova il sentiero 558 che porta alla Ferrata Tissi attraversando la Van delle Sasse.


Rifugio Vazzoler: immerso nel verde

Il sentiero 555 è dei più tranquilli e ricco di acque. E' attraversato da due torrenti e si snoda su una strada bianca di montagna. La Torre Trieste, imponente torre rocciosa alta 2458 m, sovrasta la valle. Arrivato quasi a 1600 m si trova la deviazione per il sentiero 558. Da questo sentiero si hanno ottime vedute. Le fotografie qui a lato sono prese da qui. Il sentiero passa sotto alla Torre Trieste, per cui se la Torre Trieste sovrasta la valle anche il sentiero permette di avere la veduta sulla valle. Alzandosi un po' si ha anche una veduta sulla Torre Venezia, massiccio che si erge ai limiti della Piana di Pelsa.
Una particolarità: la cima della Torre Trieste è completamente sbriciolata. Si può notare questa stranissima situazione nella foto qui sotto a sinistra

Ecco le Pale di S. Martino in una composizione di ben 9 fotografie. Cliccando qui potrai vederla in risoluzione 1280 pixel di larghezza


Van delle Sasse. Vista dalla Forcella (2470 m)

Il sentiero 558 porta alla Van delle Sasse, piana a 2400 m. Dislivello quindi di 800m

Pendenza elevata ma nessuna difficoltà. Il sentiero è assai interessante soprattutto per la presenza di numerosissime stelle alpine oltre i 2000 m. Le avevo trovate anche a settembre. Mi raccomando, le stelle alpine si guardano, si fotografano e non si raccolgono.

Sempre sopra i 2000 m è possibile vedere la cima della Torre Trieste, come già detto, sbriciolata e il gruppo delle Pale di San Martino. Alle 10,00 (senza tirare) arrivo sulla piana della Van delle Sasse. Il posto è molto bello, con il Civetta in angolo sopra la Tissi, la Moiazza sulla destra, la cima della Busazza sulla sinistra e molte molte marmotte.


La Ferrata Tissi e il Civetta

Tra una foto e l'altra arrivo alla forcella a 2476 m alle 10,30. Breve pausa e riparto per il Coldai, sempre per il sentiero 558. La discesa è ripida, parecchio ghiaino a tratti piacevole. Si scende parecchio, fino a 2000 m, e poi risulta necessario risalire fino a 2300 prima di arrivare al COLDAI. A metà del trasferimento si incrociano i sentieri per salire al Civetta, sia la Normale che la Ferrata Alleghesi. E' un passaggio lungo per arrivare al Coldai, segnalo alcuni passaggi con corde a mezz'ora circa dal Coldai. Nulla di difficile avendo un minimo di dimestichezza con l'alta montagna. Agli altri suggerisco un bel cordino e due moschettoni per attraversare i 30 m di corda presenti in tutta tranquillità. Arrivo al Coldai alle 12,50. Tutto sommato in tabella di marcia.


Lago Coldai e sullo sfondo la Marmolada

Al Rifugio Coldai avevo anche un altro obiettivo, recuperare gli occhiali lasciati da Stefano lì tre settimane prima. I gestori, molto gentili, me li avevano messi da parte.

Si riparte un po' prima delle 14,00 con sosta subito al Lago Coldai per un po' di foto.
Il lago è molto carino, ma soprattutto si trova in una posizione paesaggistica meravigliosa. Sullo sfondo la Marmolada, sotto Alleghe con il suo lago, e si scorge la paretona del Civetta, qui a fianco presente con un bel cappello di nubi.

Riparto in direzione Rifugio Tissi.


Alleghe e l'omonimo lago
In questo versante ho ora il sole in fronte. Sono a rischio scottatura !! Da questo lato del Civetta non vi sono torrenti, e l'acqua deve essere ben dosata e deve bastare.
Per arrivare al Tissi si devono passare tre pendii, il primo corto, ma il secondo (di cui c'è una foto qui sotto, non passa mai. C'è ancora qualche passaggio con neve, senza difficoltà e anzi serve per variare la monotonia del sentiero.
Proseguo abbastanza veloce. La vista panoramica da questo lato è buona, ma la visibilità oggi non è ottimale per sfruttare lo zoom da 200 mm. L'arco alpino che si scorge è quello che va dal Gruppo del Sella fino alla Tofana di Rozes

Verso il Tissi:
vista a nord-ovest

Verso il Rifugio Tissi: il sentiero ai piedi del Civetta

Verso il Vazzoler: Pian Di Pelsa in lontananza

Verso il Vazzoler: Pian Di Pelsa (zoomata)

Circa alle 15,00 passo sotto al Tissi e proseguo per il Rifugio Vazzoler. Il sole mi sta cucinando e l'acqua ormai nello zaino è poca. Dovrò aspettare i torrenti dopo il Vazzoler per fare il pieno. Ormai il sentiero è in discesa, e a parte qualche scarica di rocce dalle montagne tutto è normale e senza difficoltà. Arrivato al Pian di Pelsa ricordo che molti anni fa (29 anni fa come si legge dalla targa) avevamo portato una targa in ricordo di una persona che conoscevo bene pur essendo piccolo e che era il Presidente della Sezione CAI dove gravitavo. La targa è dietro ad un masso, e un "sesto senso" mi ha portato a girare attorno al masso giusto e a trovarla subito. Ritrovarla è stato come tornare indietro di 30 anni.

Il sentiero scende tranquillo e purtroppo senza ombra fino quasi al Rifugio Vazzoler, ove arrivo alle 16,20. Poco dopo il Vazzoler incrocio un ricco torrente, e qui carico borraccia e faccio il pieno. Ci voleva.

Arrivo a destinazione alla Capanna Trieste alle 17,15, soddisfatto e non eccessivamente stanco. E' stato un bellissimo giro, ricco di vedute, natura, panorami. Lo consiglio. Però se non siete ben allenati consiglio anche di farlo in due giorni, programmando una sosta al Rifugio Coldai



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