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Escursione a tutto Mulaz sulle Pale di San Martino - 21-22 giugno 2008
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La mappa della passeggiata - puoi richiederla scrivendomi |
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In salita |
Rispetto alle solite escursioni, questa assume una connotazione diversa perchè realizzata per i nostri figli. La compagnia è composta di 6 bambini, dai 6 ai 10 anni e 3 papà.
Obiettivo della due giorni è andare al rifugio Mulaz 2571m Tel. 0437 599420 partendo da Baita Segantini (2170m), dormire al Mulaz, e quindi salire (neve permettendo) in vetta al Mulaz.
Visto il programma possiamo partire in auto sabato in mattinata, senza fretta.
Arriviamo alla baita Segantini (2170 m) verso le 13,00, mangiamo un boccone e partiamo.
Il primo tratto del sentiero 710 è addirittura in discesa, si scende di circa 200m prima di cominciare la salita al rifugio Mulaz e si attraversa la val Veneggia. Il sentiero è di quelli che tirano, con pendenze che mettono alla prova i muscoli dei "meno allenati". |
....... le nuvole
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Rispetto alla valle che sale al rifugio inizialmente si resta sulla sinistra, seguendo il sentiero che traccia dei tornantini per ridurre la difficoltà dell'ascesa. Nel rientrare verso la valle principale si incontrano delle corde, di nessuna difficoltà, ma che aiutano e danno sicurezza visto che il sentiero è su una cengia di 50 cm circa.
I bambini hanno passato questo punto senza alcun problema.
Incontriamo diversi torrenti, dove con gioia ci abbeveriamo. Qui i bambini si divertono a riempire le borracce con "acqua di torrente" fresca e dissetante ! |
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Il panorama è di quelli di alta montagna, sulla destra abbiamo il passo delle Farangole, via obbligata da qui per salire alla cima dei Bureloni.
Procediamo sulla sinistra e tra lingue di neve e ruscelli riusciamo alla fine a scollinare quando comincia a piovere e la visibilità si abbassa a causa delle nuvole.
Dopo aver scollinato si scende di 30m circa per raggiungere il rifugio. Questo tratto di sentiero è in tramontana, e risulta ancora completamente innevato. Ci siamo quindi ben bene riempiti di acqua gli scarponi ! |
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Prima cosa arrivati al rifugio è stata proprio quella di mettere all'asciutto i piedi !
Il rifugio "Volpi al Mulaz" è di medie dimensioni, con una sala da pranzo medio-piccola dove può ospitare circa 40-50 persone.
Il nostro arrivo è coinciso con l'inizio di stagione, e di gente ce n'era, ma non moltissima.
Abbiamo dormito nello stanzone sopra la cucina, ove sono presenti 20 cuccette attaccate una all'altra disposte su letti a castello. |
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Dopo il nostro arrivo è piovuto intensamente, fino a quando il tempo è cominciato ad aprirsi, e allora abbiamo visto dei bellissimi giochi di nuvole che andavano e venivano tra le spalle della vallata dove è inserito il rifugio.
Alle 22,00 come sempre nei rifugi scende il "coprifuoco" e tutti a dormire.
Punto la sveglia alle 4,30 per tentare il blitz: la salita all'alba in cima al Mulaz (2906m)
Ormai infatti è chiaro che non potremo salire con i fanciulli in cima, vista la quantità di neve ancora presente. Il mio obiettivo quindi sarà di uscire presto e ritornare possibilmente prima che si sveglino. |
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Sveglia in orario e poco prima delle 5 parto per la vetta. Il tempo si preannuncia bello.
Il sole alle mie spalle non è ancora sorto. Bene. Spero di riuscire a portarmi in zona utile di "tiro" con la macchina fotografica. Il primo tratto di salita infatti è sul lato sud della montagna, quello completamente coperto rispetto a dove sorge il sole. Procedo spedito e trovo una sola lingua di neve che si evita facilmente e riesco a girare il Mulaz e a portarmi sul lato est prima che sorga il sole. Alle 5,20 all'orizzonte si comincia a intravvedere la palla rossa del sole che sorge. Ammirato il sorgere del sole riprendo il cammino. Neve ce n'è, ghiacciata, ma si riesce ad evitare passando anche in cengia poco prima della vetta. Arrivo in vetta alle 5,40
Il silenzio, i colori dell'alba, l'ambiente montano e la solitudine rendono tutto sublime. |
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Scatto più foto che posso e verso le 6,00 scendo. Sbaglio anche sentiero, nel senso che prendo quello giusto ma è pieno di neve su un costone, e all'ora cambio via e ritrovo quella della salita. Tutto bene, senza problemi arrivo al rifugio alle 6,30.
Faccio colazione con la truppa e ci prepariamo per partire.
Visto che in vetta non è saggio portare i bambini scendiamo e ci ripromettiamo di farli giocare giù in Val Veneggia.
La giornata è bellissima. Il primo tratto di discesa la mattina risulta in ombra, e possiamo scendere senza sudare. Da due/terzi della discesa in poi siamo al sole, e qui picchia ! Via alle creme solari per difenderci dagli attacchi del sol leone ! |
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Arriviamo alla val Veneggia, e troviamo un posto su una mini altura vicino ad un torrente.
Bene, ci rifocilliamo ancora una volta e si riparte per la Baita Segantini. Qui ci attendono duecento metri di salita sotto il sol leone. Sono i più duri .......
Alla fine di queste giornate rimane un ricordo favoloso, delle sensazioni che rimarranno. La montagna ci ha regalato delle viste uniche. E' un giro che consiglio, anche in un solo giorno per coloro che hanno nelle gambe il passo di montagna.
Alle prossime ! |
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