PASSEGGIANDO
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Il Pelmo
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Alba sul Monte Rite - 22 novembre 2008
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La mappa della passeggiata - puoi richiederla scrivendomi |
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la prima luce
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La montagna è bella, ma vi sono situazioni che la rendono incredibile. In questo 2008 ho vissuto emozioni forti, contraddistinte da belle giornate ma soprattutto da forti emozioni all'alba.
Vedere l'alba però, e nel modo migliore, non è banale. Richiede preparazione logistica e conoscenza dei luoghi, o in alternativa un po' di fortuna.
In quest'occasione ho trovato la combinazione giusta per essere a Forno di Zoldo a dormire, e da qui partire alle 5,00 per Passo Cibiana per salire poi a piedi per il Monte Rite |
la cima con lo sguardo a est
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Il Rite non lo conoscevo, se non per averne sentito parlare e per averlo visto in cartina.
E' un posto "strategico" nelle Dolomiti, così com'è posto in mezzo tra Civetta e Antelao e può quindi dominare la zona con vista su Pelmo, Marmolada e Tofane e in fondo sulla Cima Lavarella. Relativamente basso di quota, quindi facilmente raggiungibile.
D'estate ancor più facile per la presenza di pulmini che portano al museo voluto da Reinold Messner sulla sua cima (quindi altamente sconsigliato per chi pensa di respirare un po' di aria buona !) nel camminare. |
lo sguardo alla Val Zoldana
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Parto scarponi ai piedi da passo Cibiana (1500m) alle 5,30. Fa parecchio freddo, il termometro della macchina segna -8°C. La stradina bianca che porta in cima è completamente innevata, però non vi sono problemi a camminare con i soli scarponi. Ho con me una lampada frontale per vederci, perchè a quest'ora è completamente buio.
La strada ha una lieve pendenza, caratterizzata da lunghi rettilinei e 7 tornanti. Man mano che ci si avvicina alla cima i rettilinei sono sempre più brevi. Il tempo di percorrenza medio dei primi rettilinei è di 9 minuti, mentre gli ultimi li ho percorsi in un paio di minuti in meno circa. |
Cadore e Val d'Ampezzo |
Tutto in mezzo ai boschi, e perciò penso che d'estate sia ben riparato e la temperatura sia accettabile. Solo in prossimità dei 2000m, come dev'essere, la vegetazione si fa più rarefatta.
A movimentare il percorso, circa a 1950m, trovo una galleria. Al suo interno stalattiti di ghiaccio che fanno impressione ...... speriamo che nessuno mi cada in testa :-)
All'uscita della galleria sulla sinistra vi sono un paio di caseggiati. Qui siamo in prossimità della vetta. Ancora pochi minuti. |
Il Civetta |
Tornante a destra e siamo sull'ultimo rettilineo che porta al museo del Rite. Si passa davanti a un ricovero, e qui comincia il vero freddo, acuito da un vento gelido sferzante.
Indosso anche la mia mantellina verde e dopo il museo cammino verso la vetta. Ci si arriva in un attimo. Che impressione, c'è ancora poca luce, la luce è bassa, la zona è tetra, ma il panorama è incredibile. C'è un freddo cane !!! Mi preparo con la macchina fotografica, ma è una faticaccia. Nonostante i guanti mi si "ghiaccerà un dito" dal freddo. Cerco di trovare le migliori posizioni in vetta, che risulta completamente coperta dalla neve per almeno 30 cm. |
Laggiù il riparo ...
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Riamango in vetta un po' più di mezz'ora e poi scendo, mentre soffia ancora un fastidiosissimo e freddissimo vento.
Dopo il museo di Messner la situazione del vento migliora, e si placa. Scendo quindi quasi con caldo, anche perchè ora il sole comincia a fare capolino in valle e a scaldare l'aria. Vado giù veloce e arrivo all'auto. Devo ora raggiungere i figli rimasti al caldo e che ....... in mia assenza, hanno fatto due volte colazione :-)) . Tanto freddo, ma una grandissima giornata! |
Il calore del primo sole
Il riparo |
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