PASSEGGIANDO
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Al primo bivio
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un cartellone immerso ... |
Cima Pena lassù
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La baita
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Il Pelmo
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Qualche indicazione .... |

Il Pelmo con il sole |
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Laggiù il Sasso di Bosco Nero |
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Verso Cima Pena - 19 Marzo 2009
Difficoltà : E
Dislivello : 500m
Attrezzatura : periodo estivo solo scarponi,
periodo invernale racchette da neve
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La mappa della passeggiata - puoi richiederla scrivendomi |
Il mio BLOG |

Un occhio indietro
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Mezza giornata per cercare un nuovo tramonto di montagna. La neve è ancora tanta in questo periodo, decido perciò per un giro facile, altitudine abbastanza bassa e spero di indovinare la giornata dal punto di vista meteo.
La meta di questa giornata è la cima Pena, dove sono già stato, e in particolare vorrei da lì vedere il tramonto.
Lascio il lavoro verso le 12,30 e via a Zoppè di Cadore, da dove prendere il sentiero per il Rifugio Venezia.
Quest'anno è stato incredibile in quanto a quantità di neve caduta, e non so quanta neve troverò e soprattutto quale sentiero potrò fare. Prendo un po' informazioni e decido di prendere il 456 che poi continua con il 493. |

..... e uno avanti
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E' la via più lunga, ma si rivela giusta. Il 471, molto più corto, è impraticabile.
Di neve ce n'è tanta a Zoppè, muri alti 2 m lungo la strada. Per fortuna so dove parte il sentiero, altrimenti ci sarebbe stato il rischio di non sapere da dove prenderlo, tanta neve c'era all'inizio. Un muro !
Il sentiero 456 è in realtà una stradina di montagna, con molto passaggio anche d'inverno, per cui si cammina bene. Vado via solo con gli scarponi all'inizio. Per ogni evenienza ho con me racchette da neve e ramponi. Il sentiero per di qui è molto lungo, poco dislivello. Incrocio anche un albero abbattuto ...... tanta neve provoca anche questo |
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Al primo bivio la neve comincia a essere un po' più dura, in parte ghiacciata, ma nessun problema, solo un po' d'attenzione. Arrivo alla zona Tabia Belvedere e il tempo tiene ancora ... speriamo bene, ma ci sono dei bei nuvoloni ....... che non lasciano presagire un tramonto tranquillo.
A quota 1800m, laddove si ricongiungono i sentieri 493 e il 471, la neve comincia ad essere molle e si affonda. Devo calzare le racchette da neve ... e qui si rallenta. Quanta neve !!! Passo sopra a un ponte, ma è la parola giusta, gli passo 2m sopra, tanta è la neve accumulata sul ponte, che la balaustra è ben sotto. Che impressione. |

Una coperta arrotolata di neve |
Ora davanti a me si innalza il Pelmo, in tutta la sua maestosità. Il sole comincia a nasconderglisi dietro. Tra poco lo perderò di vista. Solo avanzando verso Cima Pena potrebbe riapparire
Dopo poco la stradina forestale si esaurisce nella neve. Ci sono ancora tracce in giro e cerco di seguirle. Comunque la via è abbastanza semplice, si può procedere ad intuito.
Purtroppo il tempo comincia a cambiare e non promette nulla di buono. Arrivo a scollinare e vedo il rifugio Venezia davanti a me a 500m in linea d'aria e a sinistra Cime Pena. Ho impiegato troppo tempo e quindi decido di rientrare. Il tempo non è bello e non perdo nulla. Tornerò a casa un po' prima. Rifaccio lo stesso sentiero dell'andata. |
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Mi fermo a mangiare qualche cosa un po' al riparo dal vento (e comincia pure a fioccare) e rientro con calma.
Ogni tanto il sole fa capolino, ma non in questa zona, lo si vede verso passo Duran. Proprio mentre cominciano a calare le tenebre della notte arrivo all'auto.
Decisamente un giro non troppo fortunato e di poca soddisfazione. Speriamo bene per il prossimo, al Coldai !! |

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Rifugio Venezia |

Un albero abbattuto dalla neve |
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