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Lucia e l'alba
La Lucia sorridente all'alba
Il Sasso Todesco
Le torri 24a Compagnia Alpina (sx) e Campido (DX)
Le torri 24a compagnia e campido

La strana forma della Taiada
Il canale di salita
Ampi spazi ...
Sguardo a nord
La Lucia in vetta
Il Mulaz
Il Mulaz
Il Focobon
Il Focobon
Il Fradusta
In fondo il Fradusta
La discesa
La discesa
Cresta del Barba
La banca delle fede
Al passo delle Farangole
La luce dal cielo

 

Vezzana, Bureloni e Focobon

Alla Cima di Campido - 23 Settembre 2009


Difficoltà : EE
Dislivello : 2000m

Attrezzatura : casco, cordino, tutto il vestiario per l'alta montagna

La mappa della passeggiata - puoi richiederla scrivendomi


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L'alba

Ho conosciuto la cima di Campidosu in un libro dedicato alle pale di San Martino, scritto da Luca Visentini. Stavo studiando un percorso per luglio, ed ecco che noto la descrizione della salita a questa cima, ove sono presenti solo passaggi di I° grado. Ma è un sentiero non segnato nelle carte Tobacco, ecco perchè non lo avevo mai considerato. Ad agosto non riesco a salirci, e così programmo un giro a settembre.

A settembre mi fa compagnia la Lucia, super donna che non ha paura mai di nulla e men che meno di scarpinare in montagna !

Attacco dal Pian di Campido
Attacco dal pian di Campido

Si parte alle 4 del mattino da casa, per riuscire a partire scarponi ai piedi alle 6 di mattino da Gares alto (1400m). La partenza è con l'oscurità, e accendiamo da subito le lampade frontali per vederci. Sono quelle escursioni che si possono fare in queste condizioni se già si conosce il sentiero, e io l'ho già fatto altre due volte, una delle quali appena un mese prima.

Si imbocca la strada asfaltata per 200m e poi si gira a sinistra per il sentiero che porta a Malga Stia tagliando la strada forestale. Dopo 10 minuti si arriva ad un bivio, a destra per malga Stia, a sinistra per il sentiero che porta alla Banca delle Fede. E' davvero buio dentro il sentiero. In una occasione perdo la via, ma è un attimo, rientriamo subito. La pendenza è sempre buona, qui si sale velocemente. Dopo circa 40 minuti si comincia ad avere un minimo di luce per vederci, e possiamo così spegnere le frontali. Andiamo avanti senza problemi. Per altre descrizioni e foto di questa parte di sentiero si può leggere questa relazione.

Passo Zopel
Dal Passo Zopel

La grande soddisfazione di questa giornata è che riusciamo a raggiungere i 2000m, e quindi ad uscire dal bosco, proprio poco prima dell'alba, che quindi ci godiamo con grande gioia verso le 7,15. Siamo a questo punto sotto al Campanile dei Lastei del Focobon. Un po' di pausa per goderci il momento e scattare qualche decina di foto e si riparte con ritmo costante e tranquillo. Qui la pendenza è minore, il sentiero ci porta in diagonale verso l'interno delle Pale.
Arriviamo al Pian di Campido alle 8,00. Da ora in poi fino alla cima di Campido diventa tutto nuovo per me e oltretutto non segnato in cartina e molto poco nel sentiero. Procediamo quindi con circospezione e molta attenzione alle indicazioni che troveremo del sentiero, ometti o bolli di vernice che siano.

Dal Pian di Campido prendiamo a destra per la via che passa sotto alla Taiada, quella torre gialla che si vede anche in foto qui sopra. Subito abbiamo sbagliato, qui sotto alla Taiada è da seguire il corso del torrente a destra (asciutto), su roccia nera, noi invece saliamo sbagliando più a sinistra.
Superato il corso del torrente si arriva in un vallone che porta sotto alle torri "24a compagnia Alpini" e "Campido". Si sale, seguendo il sentiero che si riesce a individuare nella ghiaia, grazie a qualche bollo e ometto.

Le torri

Arrivati fin sotto alle torri ci siamo chiesti dove andare. La cosa più ovvia è andare a sinistra, la Campido è lì in alto, ma vale la pena fare 10 mt a destra e affacciarsi sul passo Zopel, da dove si domina tutta la vallata e si vede Falcade. Di là del passo Zopel c'è il vuoto, affacciarsi con cautela :-)) .
Bene, procediamo a sinistra, si segue un chiaro sentiero finchè si arriva al centro di un canale che sale verso la cresta del gruppo. Lo si prende rimanendo a destra per tutto il primo tratto, e poi seguendo le tracce lo si percorre nel mezzo nella seconda parte. Così ci si alza ancora e si finisce in cresta, senza pericoli perchè mai si arriva in percorsi a dirupo nel vuoto. A questo punto si procede a sinistra e si segue il profilo della montagna, sempre rimanendo dalla parte interna e come ho detto senza pericoli. La salita è su roccia solida, buon pendio, ma non da "corsa" si procede a rilento anche per qualche saltino che si presenta qua e là.

Dalla cresta in salita, vista sul Mulaz
Andando avanti così si arriva senza accorgersene in vetta .... ultimi passi su sentiero un po' sbricioloso e ... è fatta !! Siamo sui 3001 m della cima di Campido. Appena il tempo di scattare una raffica di foto sulla Vezzana che arrivano le nuvole a coprire il versante ovest :-( . Il resto invece rimane ben visibile ancora per un bel po'. Siamo in vetta alle 10,00, e ci rimaniamo per un'ora ...... e anzi, chi ha più voglia di ripartire ! La soddisfazione per aver raggiunto questa bella cima è tanta. Poche sono le visite nell'anno. Leggiamo il libro di vetta e nel solo 2009 non contiamo 10 referenze di comitive salite fin qui !
Si mangia qualche boccone, scatto foto senza fermarmi .......guardiamo le nuvole danzare sulle vette e infine alle 11,00 cominciamo la discesa con molta attenzione.

Dalla vetta, la cresta di salita

Arriviamo al Pian di Campido per le 12,15 e qui prendiamo il sentiero per il passo delle Fede. Ora la salita è bella tosta, soprattutto considerando che abbiamo già fatto 1600m di salita e 600 di dicesa. L'allenamento però è buono, e non ci spaventiamo. Arriviamo al passo per le 13,00, e qui decidiamo di goderci anche questo panorama e di mangiare un buon pasto.
Dopo 30 minuti si riparte per il passo delle Farangole. Anche questa è per me una novità, non lo avevo mai fatto. La banca delle Fede già la conoscevo, solo l'ultimo pezzo in salita per il passo mi mancava. Qui troviamo corde e un paio di scalette che aiutano a raggiungere la vetta del passo. Di là del passo è tutta una corda fin quasi alla sua base. Nessuna difficoltà, ma molta attenzione. Raggiungiamo la base del Passo delle Farangole dopo aver sceso un bel ghiaione e ora ci dirigiamo verso il rifugio Mulaz. Il rifugio sembra vicino, vi sono dei cartelli che indicano 10 minuti, ma sono traditori. Nonostante il buon passo vi arriviamo dopo 20 minuti e un'altra discesa su terreno scivoloso e terriccio friabile. Finalmente qui al Mulaz troviamo qualcuno. Fin'ora non avevamo trovato anima viva. Altra breve sosta, qualche foto di rito e ripartiamo per la forcella della Stia. Anche questo sentiero è già per me conosciuto, fatto nel 2007 con il mio babbo.

Altimetria e tempi della passeggiata (altimetro con -140m di altitudine per l'alta pressione barometrica)

06,06 --> 1260
06,15 --> 1360
06,30 --> 1490
06,45 --> 1645
07,00 --> 1790
07,15 --> 1880
07,30 --> 1980
07,45 --> 2130
08,00 --> 2260
08,15 --> 2340
08,30 --> 2410
08,45 --> 2495
09,00 --> 2570
09,15 --> 2630
09,30 --> 2700
09,45 --> 2790
10,00 --> 2835
10,15 --> 2840
10,30 --> 2830
10,45 --> 2835
11,00 --> 2805
11,15 --> 2700
11,30 --> 2655
11,45 --> 2515
12,00 --> 2380
12,15 --> 2265
12,30 --> 2420
12,45 --> 2550
13,00 --> 2560
13,15 --> 2565
13,30 --> 2570
13,45 --> 2580
14,00 --> 2650
14,15 --> 2545
14,30 --> 2485
14,45 --> 2420
15,00 --> 2370
15,15 --> 2170
15,30 --> 2020
15,45 --> 1890

 

max 2840, min 1260
asc 1980

Qui si scende fino a quota 1900 circa dai 2560 del Mulaz, per poi risalire alla forcella a 2100m. Il sentiero è assolutamente tranquillo, ben segnato, bello per l'accompagnamento delle vette delle Pale sul lato destro di discesa. Gli ultimi 200m di salita sono sempre tosti, soprattutto quando si ha ormai una giornata intera sulle gambe. Avanti, verso le 16,00 arriviamo alla forcella della Stia. Bel panorama, con un po' di foschia, e presto si riparte per la malga della Stia. Qui, finalmente, trovo un po' di acqua. Le Pale sono molto povere di acqua, e portarla sullo zaino pesa. Alla fontana riempio così una borraccia. Ora c'è l'ultimo tratto, i 300 m finali di discesa. I primi tornanti su strada bianca si tagliano alla grande, fino a quando su un tornante a sinistra si trova il sentiero che taglia e scende giù diretto e veloce a Gares paese. Per fortuna non lo manchiamo e quindi siamo al "traguardo" poco dopo le 17,00.

Gran bel giro, maestosi panorami, anche belle foto spero :-) Tutto molto bene, non abbiamo avuto sorprese nel percorso. Solo un po' di amarezza nella Lucia perchè sperava di raggiungere anche la vetta del Mulaz come da piani .... ma si sarebbe fatto troppo tardi. Va bene così !! Il Mulaz sarà per un'altra volta .......

Alla prossima, alba dal Lagazuoi !




 

Le foto in formato panoramico di questa escursione

Formato originale cm
 
  Il MUlaz
  Le torri e a destra la Taiada
  La Val ...
  Le vette
  Il Pian di Campido
  Passo delle fede

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